Ganzirri, il Peloro e lo Stretto di Messina
Il sito della riviera Nord di Messina, da Paradiso a Rodia

Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro: splendide località turistiche situate nella cuspide nord-orientale della Sicilia, dove sembra lentamente riemergere dalle acque la lunga catena appenninica. E’ un luogo di grande fascino, sempre immerso in una straordinaria luce. Confusa fra terra e acque, con i singolari laghetti di Ganzirri, la sua estremità individua la linea di demarcazione fra Tirreno e Ionio, vicinissima alla costa calabra e caratterizzata dall’alto metallico traliccio, entrato a far parte del paesaggio. Due litorali ne definiscono i margini, il primo sulle rive dello Stretto dove si allunga l’abitato di Messina, l’altro, a nord, presenta le spiagge più densamente popolate d’estate. Sui colli, vecchi casali conservano talvolta inimmaginati tesori d’arte.

Giorgio Boris Giuliano e Messina - 10 Anni di ostruzionismi e balletti toponomastici
Articolo pubblicato online il 5 novembre 2010
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Giorgio Boris Giuliano e Messina: 10 Anni di ostruzionismi e "balletti" toponomastici


Dopo almeno 10 anni di richieste disattese, di controversi episodi, di vergognose dimenticanze, il 22 Ottobre scorso, 80° Anniversario della nascita di Giorgio Boris Giuliano, la famiglia, gli amici, in una parola: la città di Messina si è "conquistata" la sospirata celebrazione di un suo figlio di adozione, il valoroso Capo della Squadra Mobile di Palermo, Medaglia d’Oro al Valor Civile, vissuto a Messina per 22 anni e trucidato dalla mano mafiosa di Leoluca Bagarella il 21 Luglio del 1979, con il Conferimento, grazie al Consiglio Comunale, della Cittadinanza Onoraria alla memoria.

Nello stesso giorno si è dato seguito alla cerimonia d’intitolazione a suo nome della rotatoria del Viale Europa e ad un magistrale convegno alla Facoltà di Giurisprudenza, dove si è laureato con il massimo dei voti nel 1956. Il tutto alla presenza della moglie, del figlio Alessandro, capo della Mobile a Milano, delle figlie e del fratello, e delle massime autorità cittadine, di amici, compagni di gioco e colleghi di lavoro.

Il doveroso tributo a un integerrimo investigatore, che non si è mai piegato a compromessi e che ha sacrificato la sua vita nella lotta alla mafia, ha dovuto purtroppo registrare un doloroso strascico di polemiche, per la rimozione, su ordine dell’Assessorato alla Toponomastica, di una 2ª targa "biografica" , collocata, in nome dei CITTADINI di MESSINA RICONOSCENTI, su un edificio privato di fronte alla rotatoria Boris Giuliano, allo scopo di far conoscere la figura di questo Martire della legalità soprattutto ai giovani. Ci si chiede il perché di questo gesto, ultimo di una lunga serie di "affronti" che hanno caratterizzato il rapporto tra il martire Giuliano e la "sua" città.

A una settimana dalle celebrazioni organizzate, d’intesa con la famiglia Giuliano e le autorità cittadine, dal Comitato "100 Messinesi per Messina 2MILA8",questa storia infinita è stata illustrata nell’ultima seduta del Consiglio Comunale del 29 ottobre, grazie al puntuale intervento del consigliere Antonino Carreri di Risorgimento Messinese, che, con una pregiudiziale, ha chiesto che il Consiglio Comunale si pronunci per il ripristino immediato, in loco, della targa rimossa.

In premessa alla sua richiesta, il consigliere Carreri ha esposto i " balletti " che ha dovuto subire il nome di Boris Giuliano da almeno 10 anni.
Luglio 2000: delibera d’intitolazione di uno slargo che "definire vergognoso è un eufemismo" a ridosso del torrente al Villaggio Cep, cui non si è dato corso. (Per inciso, gli slarghi del Cep dovevano intitolarsi ad altre vittime della mafia che meriterebbero una più degna collocazione: il giudice Terranova, il maresciallo Mancuso, il giudice Livatino, ...sic!)
Novembre 2003: venendo meno ad una precedente proposta del Dipartimento Toponomastica d’intitolargli il Palasport di San Filippo, il Consiglio Comunale gli preferisce il compianto Giuseppe Rescifina, e con un ordine del giorno dell’allora consigliere Santalco, firmato, tra gli altri,dal consigliere Giunta, ci s’impegna a intitolare a Giuliano il Viale Papardo. Decisione anche questa disattesa!
Marzo 2005: delibera dell’allora XI Quartiere per l’intitolazione della Via Comunale Sperone all’on. Ferdinando Stagno d’Alcontres, ma, stranamente, quest’amministrazione, ignorando l’impegno assunto due anni prima, intitola a d’Alcontres, non la via proposta, ma il viale Papardo.

E siamo ai giorni nostri. Dopo le reiterate richieste di un luogo degno di questo eroe, oggi nostro concittadino onorario, la scelta cade sulla rotatoria del V.le Europa, con una delibera di Giunta del 20 luglio scorso, un giorno prima dell’anniversario dell’uccisione di Giuliano.
"Invero decisione anch’essa offensiva per questa figura di altissimo profilo, ma, ob torto collo, accolta dalla famiglia e dagli amici".

Il 22 ottobre u.s., la targa "commemorativa" preparata dal Comitato, scartata da quest’amministrazione e sostituita nella rotatoria da una semplice targa "toponomastica" , viene apposta su un palazzo privato coll’assenso dei proprietari. Al danno, però, segue la beffa! La 2ª targa viene rimossa nello stesso giorno delle celebrazioni, provocando il turbamento della famiglia Giuliano e dei presenti e lo sconcerto delle autorità cittadine con in testa la Polizia di Stato, invitate anche a questa seconda affissione, avente uno scopo, lo ribadiamo!, puramente biografico della figura del loro valoroso collega!

Questa la cronaca! Adesso non rimane che mettere la parola fine a questo spiacevole episodio, con la ricollocazione della targa nel suo sito, come ultimo atto dovuto a Boris Giuliano e alla sua famiglia e allo stesso tempo per rendere merito a questa città che, dopo 31 anni dal suo barbaro assassinio, ha saputo degnamente onorare l’integerrimo capo della "squadra dei giusti" che ha pagato con la vita le sue investigazioni rigorose e acute.

Per quest’ultimo atto il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Previti ha chiesto al consigliere Carreri di preparare un O.d.G. per il ripristino della seconda targa, O.d.G che è stato con tempestività presentato dal consigliere Carreri nella seduta serale del Consiglio Comunale del 4 novembre u.s., per impegnare l’Amministrazione Comunale ad approntare gli atti propedeutici per la ricollocazione della targa "commemorativa".

Al fine di cancellare il ricordo di questa dolorosa vicenda, indecorosa per una città che, come affermato dal Prefetto Alecci, "si aspetta dai suoi rappresentanti politici segnali forti sotto il profilo della legalità, che non sempre si vedono" .

Mariella Bertuccio
Comitato "100 Messinesi per Messina 2MILA8


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