Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro: splendide località turistiche situate nella cuspide nord-orientale della Sicilia, dove sembra lentamente riemergere dalle acque la lunga catena appenninica. E’ un luogo di grande fascino, sempre immerso in una straordinaria luce. Confusa fra terra e acque, con i singolari laghetti di Ganzirri, la sua estremità individua la linea di demarcazione fra Tirreno e Ionio, vicinissima alla costa calabra e caratterizzata dall’alto metallico traliccio, entrato a far parte del paesaggio. Due litorali ne definiscono i margini, il primo sulle rive dello Stretto dove si allunga l’abitato di Messina, l’altro, a nord, presenta le spiagge più densamente popolate d’estate. Sui colli, vecchi casali conservano talvolta inimmaginati tesori d’arte.
Per 6 persone
600 g di pesce spada, in fette molto sottili
2 cucchiai pangrattato
50 gr. parmigiano grattugiato
50gr. formaggio pepato siciliano grattugiato
1 cucchiaio pinoli
1 cucchiaio uvetta
1 cipolla tagliata a velo
olio extravergine di oliva
2 cucchiai prezzemolo tritato
sale e pepe
pangrattato per l’impanatura
preparazione
In un poco di olio fate appassire la cipolla, aggiungete poi 200 g di pesce spada tagliato fine, il pan grattato, i pinoli, il parmigiano, l’uva passa, il sale il pepe. Amalgamate bene il tutto e fate insaporire per qualche minuto.
Nel frattempo spianate le altre fettine di pesce spada con il batticarne in modo da raggiungere uno spessore di circa 5 cm, adagiate al centro di ogni fettina un po’ del composto appena preparato ed arrotolatela poi su se stessa facendo in modo di chiudere bene le estremità per evitare che il ripieno fuoriesca. Con uno spiedino infilzate gli involtini ottenuti, tenendoli separati da una foglia di alloro. Passateli ancora nel pane grattato in modo che ne vengano ben ricoperti, adagiateli su una pirofila leggermente unta con dell’olio, bagnateli con un filo di olio e fateli cuocere nel forno a 180° C per circa 20 minuti.
Quando sono ben dorati, sfornate e servite subito.
0 | 5