Ganzirri, il Peloro e lo Stretto di Messina
Il sito della riviera Nord di Messina, da Paradiso a Rodia

Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro: splendide località turistiche situate nella cuspide nord-orientale della Sicilia, dove sembra lentamente riemergere dalle acque la lunga catena appenninica. E’ un luogo di grande fascino, sempre immerso in una straordinaria luce. Confusa fra terra e acque, con i singolari laghetti di Ganzirri, la sua estremità individua la linea di demarcazione fra Tirreno e Ionio, vicinissima alla costa calabra e caratterizzata dall’alto metallico traliccio, entrato a far parte del paesaggio. Due litorali ne definiscono i margini, il primo sulle rive dello Stretto dove si allunga l’abitato di Messina, l’altro, a nord, presenta le spiagge più densamente popolate d’estate. Sui colli, vecchi casali conservano talvolta inimmaginati tesori d’arte.

Santuario Madonna della Guardia
Articolo pubblicato online il 14 novembre 2008
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La chiesetta della Madonna della Guardia

In fondo alla valle del torrente Guardia, tra le verdi colline di Curcuraci e Faro Superiore, sorge una vezzosa chiesina, messa in evidenza da un piccolo campanile. È intitolata alla Madonna della Guardia ed è stata costruita nel 1920 dal santo Annibale Maria di Francia nel podere acquistato per il soggiorno estivo dei suoi orfanelli.
L’ambiente piccolo e semplice, di forma rettangolare accoglie al suo interno la statua della Madonna col Bambino, collocata sulla parete di fondo. L’edificio è al centro di un parco grazioso e bene architettato, inserito nel contesto di alcune casette rurali che ospitano i locali in cui il 1° luglio 1927, è morto lo stesso padre Di Francia. Nel cinquantenario della sua morte, centenario della sua ordinazione sacerdotale (1977), i Padri Rogazionisti e le Figlie del Divino Zelo, (le due Congregazioni religiose da Lui fondate), hanno dato, come spiega una lapide, la decorosa attuale sistemazione a questi luoghi pieni di ricordi del Santo. In cima al colle, tra la lussureggiante pineta, è stata costruita un’altra chiesa, più spaziosa, anch’essa dedicata alla Madonna della Guardia, per meglio accogliere i numerosi visitatori.

LA TRADIZIONE

Il Santo padre Annibale, costruendo la cappella, aveva ripreso l’antica tradizione della Madonna della Guardia della quale parla Placido Samperi nel V libro della ICONOLOGIA. Vi si racconta che, un poco più a Nord della chiesa della Grotta nel villaggio Pace e un poco più a Sud del lebbrosario di S. Agata, c’era una chiesetta anticamente intitolata alla Madonna della Scala. Accanto ad essa, per difendersi dalle pericolose incursioni dei pirati, gli abitanti delle campagne avevano costruito la torre Azzarello, nella quale, di notte, alcune sentinelle montavano la guardia. Poco a poco la cappella cominciò a essere chiamata della "Madonna della Guardia" e con questo titolo si cominciò a invocare la Santa Vergine, come colei a cui si chiedeva di guardare e proteggere le coste. Vi si venerava anche un quadro della Madonna dell’Uria, che poi fu portato a Faro Superiore. La devozione verso quel titolo della Madonna aumentò in seguito a un fatto prodigioso che lo stesso Samperi racconta. La notte del 2 febbraio 1554 avvenne un improvviso sbarco di corsari proprio in quella spiaggia; le guardie della torre Azzarello si erano addormentate e il pericolo che incombeva sugli abitanti di quelle terre era gravissimo. Accadde allora che la Madonna destasse dal sonno un contadino ammonendolo del pericolo che sovrastava; questi allora corse alla torre e col suono di una tromba svegliò gli abitanti di Faro, mentre le campane della chiesa della Candelora, a Faro Superiore da sole, aggiungevano i loro tocchi di allarme. I Faroti, allora, impugnarono le armi, assalirono i Turchi e li respinsero. Per tutta la contrada crebbe la fiducia e la devozione alla Madonna della Guardia. La chiesetta, tuttavia, quando la paura dei corsari cominciò a venir meno, poco a poco fu abbandonata; cessata la necessaria manutenzione contro l’erosione del tempo, si ridusse a un rudere e verso la fine dell’ottocento fu demolita. Il Santo Di Francia, ben conoscendo la tradizione volle appunto rinnovare la devozione alla Madonnna della Guardia dedicandoLe la nuova costruzione, così come possiamo ammirarla ancora oggi. Accanto ad essa è possibile visitare anche le stanze che accolsero il Santo nei suoi ultimi giorni terreni.

Per informazioni rivolgersi:

Suore Figlie del Divino Zelo, Santuario Madonna della Guardia, Faro Superiore, Tel. 090/391057
sito web www. fdzguardia.it

orario S. Messe e attività


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