Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro: splendide località turistiche situate nella cuspide nord-orientale della Sicilia, dove sembra lentamente riemergere dalle acque la lunga catena appenninica. E’ un luogo di grande fascino, sempre immerso in una straordinaria luce. Confusa fra terra e acque, con i singolari laghetti di Ganzirri, la sua estremità individua la linea di demarcazione fra Tirreno e Ionio, vicinissima alla costa calabra e caratterizzata dall’alto metallico traliccio, entrato a far parte del paesaggio. Due litorali ne definiscono i margini, il primo sulle rive dello Stretto dove si allunga l’abitato di Messina, l’altro, a nord, presenta le spiagge più densamente popolate d’estate. Sui colli, vecchi casali conservano talvolta inimmaginati tesori d’arte.
NUOVA PANORAMICA
Quartiere di appartenenenza fino al 2005: X "S. SALVATORE DEI GRECI",
attualmente annesso alla V Circoscrizione
Parrocchia: S. Gabriele dell’Addolorata;
Date delle prime registrazioni della parrocchia:
nei registri dei battesimi: 9.8.1970
nei registri dei matrimoni: 8.9.1973
Abitanti nel 1991 (Curia): 4.500
Chiese: S. Gabriele dell’Addolorata, parrocchiale.
Col nome di NUOVA PANORAMICA viene indicato un vasto complesso residenziale sorto a partire dagli anni sessanta, al di là della fiumara Annunziata, a monte dei villaggi Paradiso e Contemplazione, lungo la grande arteria denominata essa stessa "Nuova Panoramica" prolungamento della Circonvallazione.
Quando cominciarono a sorgere i primi condomini, la Provincia Siciliana dei Padri Passionisti programmò la costruzione di uno studentato per i suoi chierici su terreno in parte donato e in parte acquistato da podere dell’Aw. Mario Vitale. La Curia Arcivescovile, da parte sua, incoraggiò l’operazione sia offrendo l’aiuto finanziario per l’acquisto del terreno e sia affidando agli stessi Padri Passionisti la parrocchia che era reclamata dal rapido incremento edilizio e demografico della zona.
Fu così che la nuova parrocchia venne intitolata a S. Gabriele dell’Addolorata, Santo Passionista e Patrono della gioventù. Successivamente, però, l’improvviso calo delle vocazioni religiose persuase i Padri Passionisti a mutare consiglio e a rinunziare persino alla stessa parrocchia, la quale passò al clero diocesano, pur mantenendo la stessa denominazione del Santo Passionista.
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