Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro: splendide località turistiche situate nella cuspide nord-orientale della Sicilia, dove sembra lentamente riemergere dalle acque la lunga catena appenninica. E’ un luogo di grande fascino, sempre immerso in una straordinaria luce. Confusa fra terra e acque, con i singolari laghetti di Ganzirri, la sua estremità individua la linea di demarcazione fra Tirreno e Ionio, vicinissima alla costa calabra e caratterizzata dall’alto metallico traliccio, entrato a far parte del paesaggio. Due litorali ne definiscono i margini, il primo sulle rive dello Stretto dove si allunga l’abitato di Messina, l’altro, a nord, presenta le spiagge più densamente popolate d’estate. Sui colli, vecchi casali conservano talvolta inimmaginati tesori d’arte.
Nel 1948, eretta la parrocchia di Paradiso Contemplazione, sotto il titolo del Cuore Immacolato di Maria, si profilò ben presto la necessità di dotarla di una chiesa sufficientemente ampia, soprattutto in vista dell’incremento demografico ed edilizio che già si palesava imponente.
La sua costruzione fu programmata nell’elenco allegato alla CONVENZIONE dello stesso anno, con la previsione di spesa di L 18.000.000.
Dal podere dell’Avv. Pustorino furono acquistate due case che si affacciavano sulla Via Consolare Pompea col proposito di ampliare l’area con altri acquisti.
Sopravvenne la generosità del Cav. Antonino Marino, il quale offrì del terreno proprio alle spalle di quelle case che furono così utilizzate per creare una scalinata per l’accesso.
Il sacro edificio è stato progettato dagli Ingg. Giovanni Crino e Letterio Restuccia e costruito dall’impresa Letterio D’Andrea. Esso è a navata unica di m. 11.00x25.00, dalle linee estremamente semplici, come consentiva la povertà del finanziamento stanziato.
In essa è conservata la tela della Madonna della Contemplazione proveniente dall’omonima chiesa.
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