Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro: splendide località turistiche situate nella cuspide nord-orientale della Sicilia, dove sembra lentamente riemergere dalle acque la lunga catena appenninica. E’ un luogo di grande fascino, sempre immerso in una straordinaria luce. Confusa fra terra e acque, con i singolari laghetti di Ganzirri, la sua estremità individua la linea di demarcazione fra Tirreno e Ionio, vicinissima alla costa calabra e caratterizzata dall’alto metallico traliccio, entrato a far parte del paesaggio. Due litorali ne definiscono i margini, il primo sulle rive dello Stretto dove si allunga l’abitato di Messina, l’altro, a nord, presenta le spiagge più densamente popolate d’estate. Sui colli, vecchi casali conservano talvolta inimmaginati tesori d’arte.
Questa antica chiesetta dedicata alla Madonna della Contemplazione sorge nella salita di Fondelli e Canale della riviera Nord di Messina. La sua costruzione, che risale al secolo XVII, si deve a una famiglia privata che la teneva a disposizione della gente del luogo per l’esercizio del culto.
Una lapide, posta sul prospetto, ricorda che nel 1875 ne curò il restauro Carmelo Romano.
Danneggiata dal terremoto del 1908 fu riparata e continuò ad essere officiata, nei giorni festivi, dai Frati Minori di Portosalvo.
Svolse le funzioni parrocchiali sino al 13 maggio 1960, data dell’inaugurazione della chiesa "Cuore Immacolato di Maria".
Molti anziani ricordano anche come Mons. Pio Giardina, divenuto poi Ausiliare dell’Arcivescovo di Messina Mons. Paino e poi ancora Vescovo di Nicosia, venne, per qualche tempo a esercitare qui il suo ministero. Dopo l’apertura della nuova parrocchiale, fu però abbandonata e subì molto degrado, con crollo del tetto, recentemente restaurato.
Particolari interessanti sono visibili nel portale in pietra, nelle due nicchie del prospetto e nel timpano sede di una Madonna, pure in pietra.
Una tela, raffigurante la Madonna della Contemplazione è stata trasferita e si conserva nella chiesa parrocchiale.
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