Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro: splendide località turistiche situate nella cuspide nord-orientale della Sicilia, dove sembra lentamente riemergere dalle acque la lunga catena appenninica. E’ un luogo di grande fascino, sempre immerso in una straordinaria luce. Confusa fra terra e acque, con i singolari laghetti di Ganzirri, la sua estremità individua la linea di demarcazione fra Tirreno e Ionio, vicinissima alla costa calabra e caratterizzata dall’alto metallico traliccio, entrato a far parte del paesaggio. Due litorali ne definiscono i margini, il primo sulle rive dello Stretto dove si allunga l’abitato di Messina, l’altro, a nord, presenta le spiagge più densamente popolate d’estate. Sui colli, vecchi casali conservano talvolta inimmaginati tesori d’arte.
Ingredienti (per 4 persone): 1 chilo di calamari; 200 gr di pangrattato; 50 gr. di parmigiano grattugiato; due cucchiai di uva passa; due cucchiai di pinoli; olio extra vergine d’oliva; prezzemolo; sale e pepe.
Preparazione: lavare molto accuratamente i calamari, togliere i tentacoli e soffriggerli in padella con un po’ d’olio. Appena cotti, togliere la padella dal fuoco e aggiungere il pangrattato, il parmigiano, l’uvetta precedentemente ammollata, i pinoli, sale e pepe q.b. Amalgamare bene il tutto e riempire i calamari. Indi cucire l’imboccatura, disporli su una teglia con un po’ d’olio e cuocerli in forno a 180° per 30 minuti circa. In alternativa si possono cuocere alla brace, avendo l’accortezza però di porli a una certa altezza dal fuoco. Servire caldi spolverati di prezzemolo tritato.
Vino consigliato: Mandrarossa Grecanico